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Più cultura, meno paura

31/10/2017

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Arci sta per associazione culturale. Portiamo nel nostro acronimo attraverso quell’aggettivo non solo uno dei nostri tratti identitari più importanti, ma quella che oggi rappresenta una missione fondamentale per la costruzione di un mondo e di un’Italia migliore. È sulla conoscenza e la cultura che si fonda la propria percezione di sicurezza, di una visione del futuro, dell’idea di apertura invece che della chiusura, del dialogo anziché dell’odio, della curiosità anziché del sospetto, di  relazioni sane e paritarie con l’altro sesso, anziché fondate su forza e violenza. È davvero inquietante quello che accade in alcune curve degli stadi italiani con comportamenti e pratiche antisemite, contro cui occorrerebbero iniziative di contrasto  decisamente più forti.
Così come  è grave, gravissimo che in un sussidiario per gli alunni delle elementari sia scritto che i profughi sono uguali ai clandestini, che «la difficile integrazione rappresenta una minaccia per il benessere degli italiani». È grave soprattutto perché sono frasi contenute in un manuale, in quello che dovrebbe rappresentare il modello dei linguaggi da usare dai nostri bambini quando saranno grandi.
È giusto quindi che intervenga il Ministero per la Pubblica Istruzione, che i parlamentari facciano interrogazioni. Ci permettiamo di sottolineare però come  la stessa attenzione debba essere data ai tanti gravissimi messaggi (nemmeno troppo subliminali) che nel linguaggio televisivo, dei media, giornalistico (per non parlare del web) ritroviamo quotidianamente e che attraversano ormai l’immaginario collettivo. Non solo sui migranti, ma sui diversi orientamenti di genere, sulla violenza alle donne, sulla disabilità e più in generale su ogni comportamento che non corrisponda a ‘schemi precostituiti’.
​È quello che facciamo noi, attraverso l’attività di migliaia di circoli e associazioni culturali. Con tenacia ogni giorno organizziamo momenti  di formazione, occasioni di approfondimento culturale, presentazioni di libri, offriamo  tantissima buona musica, spettacoli teatrali, cinema.

Producendo un racconto diverso della realtà, provando a sconfiggere le paure e le insicurezze.
Paure che trovano fondamento, oltre che in una crisi culturale, nella situazione di grande incertezza  economica, in una più generale questione sociale che in questi anni ha prodotto un aumento della divaricazione tra ricchi e poveri, anche in Italia.
Le misure contenute nella legge di Stabilità sono ancora insufficienti per combattere la povertà e per impostare una politica di investimenti che possa offrire una prospettiva di sviluppo di medio/lungo periodo.
È all’interno di questa valutazione generale che abbiamo pensato fosse comunque utile introdurre una piccola ‘provocazione’, attraverso una richiesta simbolicamente significativa, oltre che da molti auspicata: quella contenuta nella campagna Ding Dong. L’idea cioè di poter detrarre fiscalmente le spese sostenute dalle famiglie per i corsi di apprendimento della musica, così come avviene per le attività sportive.
Perché, come dice David Byrne «la musica è roba forte. Non si può toccare - esiste solo nell’istante in cui viene percepita - e tuttavia è in grado di mutare profondamente il modo in cui vediamo il mondo e il nostro posto al suo interno».
Vogliamo insomma ribadire (e speriamo di farlo smuovendo anche un po’ di più il mondo della cultura italiano, talvolta un po’ dormiente) che il ‘benessere materiale’ di ogni persona passa anche dalla sua crescita culturale, oltre che da un corretto stile di vita; che agevolare l’istruzione musicale, più in generale far conoscere le arti,  significa favorire la coesione,  costruire indipendenza di pensiero, libertà e consapevolezza, quindi democrazia.

ArciReport numero 33, 26 ottobre 2017
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Crisalide Festival XXIV - 2° step

31/10/2017

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CRISALIDE FESTIVAL XXIV - 2°step
TEATRO/DANZA/MUSICA/FILOSOFIA
2.3.4.5 novembre - Teatro Felix Guattari, via Orto del Fuoco 3, Forlì

Per info e prenotazioni:
masque@masque.it / info@crisalidefestival.eu
393.9707741

Crisalide non nasce per mostrare. Non vive per dichiarare la propria esistenza. Crisalide non è un'isola. Non è un rompighiaccio. Lontanissimi dall'idea che sia un luogo di rivoluzioni. E' certamente un luogo che ruota. Attorno ad un asse. Non baricentro.
........................................................

Giovedì 2 - Ore 21.00
MASQUE TEATRO - Nikola Tesla. Lectures.
www.crisalidefestival.eu/Crisalide2017/MASQUE-NIKOLA-TESLA.LECTURES.php
_______________________________

Venerdì 3 - Ore 21.00
TEATRO i - Erodiàs
www.crisalidefestival.eu/Crisalide2017/TEATROi.php
________________________________

Sabato 4 - Ore 21.00
FANNY & ALEXANDER/ATELIERSI - Da parte loro nessuna domanda imbarazzante
www.crisalidefestival.eu/Crisalide2017/FANNY-ATELIERSI.php
________________________________

Domenica 5 - Ore 21.00
MASQUE TEATRO - Just intonation
www.crisalidefestival.eu/Crisalide2017/masque-JustIntonation.php

Ore 22.00
GIACOMO PIERMATTI - Festina Lente_contrabbasso solo
www.crisalidefestival.eu/Crisalide2017/PIERMATTI.php
_________________________________

[Gli spettacoli delle compagnie Teatro i e Fanny & Alexander/Ateliersi fanno parte della stagione di contemporaneo 2017/18 del Teatro Diego Fabbri in collaborazione con il festival Crisalide].

CRISALIDE FESTIVAL XXIV
Direzione e cura Masque Teatro
Staff: Lorenzo Bazzocchi, Eleonora Sedioli, Jessica Imolesi, Leonardo Casadio, Annarita Giberti, Margherita Favali, Mariasole Brusa, Ilaria Stefani, Cinzia Monari.
Tecnica: Stefano Cortesi, Roberto Torrenzieri.
Ufficio Stampa: Michele Pascarella.

info@crisalidefestival.eu
www.crisalidefestival.eu
www.masque.it

Regione Emilia-Romagna Teatro Diego Fabbri Comune di Forlì Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Arci Forlì polimero
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TESTIMONI DI GIUSTIZIA: APPROVARE RAPIDAMENTE LA RIFORMA DELLA LEGGE

25/10/2017

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Nel marzo di quest’anno la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la proposta di legge di riforma della normativa in materia di trattamento dei testimoni di giustizia (pdl 3500, Bindi-Gaetti). Il provvedimento è stato generato dal lavoro svolto in Commissione parlamentare antimafia, che ha visto approvare all’unanimità una relazione specifica sul tema. La riforma migliora sensibilmente la condizione di vita dei testimoni, rendendo per altro il sistema più rigoroso e trasparente.
I testimoni di giustizia sono cittadini con un alto senso dello Stato italiano che hanno denunciato mafiosi, corrotti e persone dedite al malaffare, assumendosi in prima persona la responsabilità di contribuire a cambiare in meglio il nostro Paese, liberandolo dalle tossine della criminalità e dell’illegalità. Sono il simbolo di quella fedeltà alla Repubblica richiesta dall’articolo 54 della nostra Costituzione.
Il provvedimento, già licenziato dalla Commissione Giustizia del Senato, è ora in attesa di essere discusso dall’Assemblea, dove peraltro non risulta ancora inserito nel programma dei lavori di ottobre-dicembre 2017. Facciamo appello al Presidente Pietro Grasso e ai senatori di tutte le forze politiche affinché approvino il testo della riforma legislativa nel più breve tempo possibile, senza apporvi alcuna modifica. È una richiesta contenuta nell’appello pubblico indirizzato a gennaio 2017 al Parlamento e al Governo dalle associazioni sottoscriventi questo comunicato. 
I testimoni di giustizia e l’Italia onesta stanno aspettando da tempo questo provvedimento. Chi ha messo in gioco la propria vita e quella dei propri famigliari, dovendo spesso cambiare identità e luogo di residenza e di lavoro per evitare di essere intimidito e assassinato, ha il diritto di sentire forte che le Istituzioni e la società civile responsabile, siano schierate chiaramente dalla sua parte. Che è quella dell’Italia migliore.
 
Arci
Acli
Avviso Pubblico
Centro Pio La Torre
Cgil, Cisl, Uil
Legacoop
Legambiente
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
SOS Impresa
 
 
Roma, 25 ottobre 2017
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L'antifascismo in marcia

23/10/2017

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Fra la fine di settembre e gli inizi di novembre 1944 tutti i comuni della nostra provincia furono liberati dal Nazi-fascismo - Il 28 Ottobre i partigiani dell’ 8^ Brigata Garibaldi al Comando di Giuseppe Ferlini e i soldati dell’8^ Armata del Commonwealth entrarono nel paese di Predappio. Le coincidenze della storia hanno voluto che la liberazione di Predappio coincidesse con l’anniversario della “marcia si Roma”.
Per molti anni la liberazione di Predappio non è stata pubblicamente ricordata e festeggiata , questa giornata è stata per troppo tempo di totale dominio dei nostalgici fascisti che accorrono da tutta Italia per celebrare la “Marcia su Roma”.
L’ANPI da alcuni anni organizza iniziative per ricordare la Liberazione del paese: Predappio è molto di più e altro rispetto alla vulgata che fascista per cui è nota nel mondo. A Predappio l’antifascismo anche nel ventennio non fu del tutto soppresso.
Per questo la liberazione di Predappio è un evento che deve interessare tutto l’antifascismo.

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Ding, Dong! L’Arci chiede il sostegno all’accesso alla pratica musicale!

17/10/2017

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L’Arci chiede il sostegno all’accesso alla pratica musicale!
 
 
L’Arci chiede al Governo, ai Deputati e ai Senatori, di prevedere nella legge di stabilità misure di sostegno all’accesso alla pratica musicale.
 
Ovvero la possibilità di detrarre dai redditi il 19% delle spese documentate per la frequenza di corsi di musica di bambini e ragazzi che hanno dai 5 ai 18 anni, per un importo non superiore ai 210 euro, così come avviene oggi per le attività di pratica sportiva.
 
Una proposta coerente con le indicazioni contenute nella risoluzione approvata all’unanimità dalla 7° Commissione della Camera dei Deputati sull’ “affare assegnato” n.409.
 
Saper suonare uno strumento, saper ascoltare la musica, provare piacere nell’ascoltare musica, sono elementi fondamentali nella crescita delle persone.
La musica rappresenta un elemento insostituibile nella formazione del cittadino, efficace nel contrasto a molti dei motivi del disagio sociale è capace di favorire momenti di coesione.
 
Le ragazze e i ragazzi che imparano a suonare uno strumento musicale, suonando insieme ad altri, acquisiscono capacità di condivisione e di ascolto che saranno alla base della loro formazione umana e civile.
 
Per questo crediamo che sia dovere dello Stato promuovere ogni azione per ampliare l’accesso alla formazione musicale al più ampio numero di persone.
Oggi in Italia molte centinaia di scuole di musica, spesso organizzate in forma associativa, promuovono la formazione musicale di adulti e bambini, rafforzando i percorsi scolastici di apprendimento.
È un tessuto formativo importantissimo le cui attività, come in ambito sportivo, sono fondamentali per il benessere delle persone e la loro capacità di convivere nelle loro diversità.
 
Roma, 16 ottobre 2017

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